Per chi non lo sapesse, una forra è un canyon, una fenditura nella roccia in cui di solito scorre un torrente. Il torrentismo o canyoning e la disciplina che permette di discendere (perché normalmente le forre sono in discesa!) una forra con l’ausilio di corde, moschettoni, discensori e altre attrezzature specifiche. Ovviamente ci sono delle tecniche che occorre conoscere per scendere (discesa in corda doppia, ecc…) e soprattutto scendere senza farsi male!
Come funziona? Ogni forra ha diversi salti (da 3-4 a diverse decine) e si procede con la stessa tecnica per ogni salto: si fa passare la corda in un appiglio che può essere un albero o una catena fissata appositamente alla roccia da chi è passato la prima volta; si fa passare metà corda attraverso l’appiglio in modo da avere in mano due corde (cioè due metà della stessa corda) a cui ci si appende con un discensore (a 8 o di altro tipo) e un moschettone e ci si cala fino alla base del salto. Quando tutti sono scesi basta tirare la corda da un capo per sfilare la corda dall’appiglio e recuperarla e passare al salto successivo.
Le tecniche del torrentismo non sono difficili, ma è comunque necessario per iniziare farsi istruire e accompagnare da una persona esperta.
La forra di Val Canale è ottima per chi prova l’emozione del torrentismo per la prima volta, i salti principali sono tre di 8, 9 e 14 metri, quindi di altezza crescente. Il bello è che prima di questi ci sono alcuni piccoli salti di 3-4 metri utili per provare le tecniche.
Il tempo necessario per la discesa dall’inizio del sentiero può essere 2/4 ore, dipende da quanti siete e quanto siete esperti (Chuch Norris l’ha fatta in 5 minuti e si è fermato a metà a mangiare un panino).
La forra di Val Canale inizia da un sentiero vicino al Monte Roma (vicino all’Eremo di fonte Avellana che merita una visita) e termine alla Madonna del Grottone, nella frazione di Petrara (Comune di Serra Sant’Abbondio).
Per trovare l’inizio (che non credo sia segnalato in alcun modo) raggiungete in macchina la forchetta subito sopra l’Eremo di Fonte Avellana (2 minuti) seguendo la strada che poi scendendo porta a Caprile e Frontone.
Una volta giunti alla forchetta trovate sulla destra una stradina sterrata che porta al monte Roma; avete due scelte, lasciare qui la macchina e farvi un 45 minuti a piedi fino all’inizio della forra (consigliato) o prendere la stradina in auto per 1,5 km finché vedrete nella vallata (che è l’impluvio del torrente) alla vostra destra una stradina di terra che scende rapidamente e poi diventa sentiero. Parcheggiate e scendete per la stradina, non ci si può sbagliare, andate sempre in giù…vedrete la valle stringersi fino a diventare forra.
Di solito le forre si fanno dalla primavera all’autunno e nella maggior parte dei casi (tranne in alcune che in estate sono secche) si esce completamente bagnati. Nell’ultimo salto vi troverete appesi sotto una cascatella (a meno che non siate abbastanza bravi da evitarla), e per quanta poca acqua ci possa essere nei mesi estivi, vi bagnerete tutti.
Mi raccomando ricordatevi di lasciare prima una macchina a Petrara, perché le forre si fanno solo in discesa (almeno nei casi normali)!

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