Rotondo è una frazione del Comune di Sassoferrato. Si trova tra le colline a 532 m di altitudine e a circa 7 km dal capoluogo.
Si tratta di un piccolo borgo alla pendici del Monte Rotondo (800 m circa, chiamato anche Doglio dagli abitanti della zona).
A poche centinaia di metri da Rotondo si trova il Santuario del Cerro. Se arrivate a Rotondo dal santuario prendete la stradina in salita e passate sotto l’arco di ingresso al borgo, vi troverete nella parte più vecchia e guardando in alto vedrete i ruderi della Rocca di Rotondo (XIV secolo, ma ho letto che risalirebbe a poco dopo l’anno 1000), di cui purtoppo rimane ben poco. Percorrendo la stradina verso destra arriverete (sono poche decine di metri, tranquilli non vi perdete) ad un piccolo spiazzo da cui salire sull’altura dove sorgeva la rocca (occhio che è solo un sentierino tra la vegetazione).
Dallo stesso spiazzo parte anche un facile e panoramico sentiero che porta al Monte Rotondo (ma se siete in mountain bike conviene prenderlo dall’incrocio per Monterosso 500m prima del santuario); anche questo potrebbe essere un po’ nascosto dalla vegetazione, ma seguirlo è facile perché costeggia un vecchio muretto di pietra. In circa un’ora di cammino si arriva in cima al Monte Rotondo, bellissimo punto panoramico da cui si vede la Valle del Cesano, Pergola, i paesi sotto il massiccio del Monte Catria (Serra Sant’Abbondio, Frontone e altri), e quelli sull’altro versante del monte verso Cabernardi.
Scendendo per un’altra mezz’ora si arriva a Cantarino piccolo ex paese minerario e alla Miniera di Vallotica oppure, deviando per un’altro sentiero, si può raggiungere la grotta del Mandorleto e poi il Santuario della Madonna del Sasso.
Da poco tempo di fronte al Santuario del Cerro ha aperto un piccolo ristorante.
Altre informazioni le trovate sul sito ufficiale di Rotondo https://sites.google.com/site/rotondomarche.
Buongiorno,
dopo i lavori di restauro del paese e della Rocca, vi inviatiamo a visitare il borgo.
La Rocca, soprattutto nelle ore notturne, è molto suggestiva.
Saluti
Molto volentieri, non sapevo del restauro. Magari farò altre foto da aggiungere al blog. Anzi se hai delle foto mandamele pure che le pubblico!
Grazie
Ciao
Fabio
Buongiorno,
comunico nuovo link del sito di Rotondo, che sostituisce il precedente: https://sites.google.com/site/rotondomarche/
Saluti
Ciao Simone, ho aggiornato il link al sito ufficiale.
Ciao e grazie!
PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL CERRO, NELLE MARCHE
Nel cuore della rigogliosa natura verdeggiante delle Marche, sospeso tra l’azzurro del cielo e le colline, si erge, imponente eppure nel contempo dall’aspetto gentile e sommesso, il santuario della Madonna del Cerro. Siamo nei pressi del piccolo paese di Rotondo, a pochi chilometri da Sassoferrato (provincia di Ancona). La Fede e l’antica devozione popolare accompagnano l’origine del santuario, di cui si perde la memoria nel corso degli anni…
Intanto una precisazione sul nome: il cerro (Quercus cerris L.) è un albero a foglie caduche appartenente alla famiglia delle Fagaceae, molto diffuso nella zona. La chiesa originaria, nominata in un documento dell’archivio dei monaci Camandolesi di Fonte Avellana del 1139, era stata lasciata in abbandono per secoli finché si ridusse in pessimo stato. Nel 1835 il tetto era in massima parte caduto, rimaneva soltanto in un muro, dipinta a fresco, l’immagine della Madonna. Il quadro fu restaurato e ritoccato dal pittore D. Filippo Bracchi e nel 1918 da un pittore di Roma. Il viso non fu mai toccato e conserva l’aspetto originale, tuttora pervaso da un’incantevole, sublime dolcezza, in grado di colpire qualsiasi osservatore, anche il meno attento.
Una figura fondamentale che contribuì in modo determinante alla rinascita del santuario fu Angelo Bessi, nativo di Pantana di Pergola. Il Bessi, di professione ciabattino, poverissimo, analfabeta e storpio, pensò di restaurare la chiesa del Cerro per ringraziare la Vergine, dipinta nel sec. XVI sull’unico muro ancora esistente del vecchio edificio sacro in rovina. Naturalmente la notizia della grazia ottenuta si diffuse tra tutte le popolazioni della zona, che cominciarono ad accorrere al Cerro per pregare la Madonna.
Nel 1914 vennero raccolte delle offerte e fu progettato l’ampliamento del santuario. I lavori terminarono nel 1922 e nel 1935 si resero necessari lavori di consolidamento alle fondamenta della navata sud. L’anno seguente fu costruito il grande muraglione davanti alla facciata e, nel 1945, i due antri laterali delle navate. Nel 1956 furono rifatti i soffitti delle navate laterali, la tinteggiatura e la pavimentazione. centrale. Nel 1960 il santuario fu completamente intonacato. Nel 1962 si ampliò il piazzale retrostante.
Tornando al Bessi, passò il resto della sua vita nelle vicinanze, fino alla morte, avvenuta nel 1872. Fu sepolto vicino alla porta centrale, alla destra di chi entra. I resti furono rinvenuti nel 1956, e furono, poi, collocati in un sarcofago.
Il cuore del santuario è naturalmente la stupenda immagine della Madonna: l’ignoto pittore cinquecentesco la ritrae con lo scettro nella mano destra alzata, sul cui capo due angeli sorreggono una corona di rose. Ai suoi piedi sono una donna in preghiera e un bambino che si attacca alle vesti di Maria Santissima per sottrarsi al demonio, che cerca di ghermirlo. L’affresco ricorda il seguente fatto miracoloso, risalente a un’epoca imprecisata.
Un giorno, una madre esasperata imprecò contro il suo bambino: “Che ti porti via il demonio!”. La sciagurata imprecazione stava per avverarsi, perché costui comparve improvvisamente, per impossessarsi del bimbo. La donna, allora, sinceramente pentita, fece ricorso alla Madonna, la quale, strappato il piccolo dal demonio, lo ridette a sua madre.
Dinanzi a questa sacra immagine sono passati migliaia e migliaia di pellegrini a invocare la sua mediazione di grazia per grandi sofferenze fisiche, morali e spirituali. E la Vergine amabilissima ha ottenuto, allora come oggi, miracoli e grazie ai suoi figli devoti e fiduciosi.
Il passato è garanzia per il presente e per l’avvenire. Il santuario del Cerro è trono di Grazia ed è il luogo prediletto della misericordia e bontà di Maria Santissima, soccorritrice e consolatrice, che mai abbandona coloro che si affidano alla sua materna sollecitudine.
Santuario Madonna del Cerro
Rotondo di Sassoferrato 60042
Cabernardi (AN)
tel. e fax 0732-975039 – cell. 338.9101523
Paola Liberotti
(Legionaria di Maria
e giornalista).